Tavernello in brik vendemmia 2020. Questa l’ultima novità in casa Caviro. Il colosso di Forlì ha deciso di indicare l’annata sui vini in brik della linea “Tavernello Classico“: Vino Bianco d’Italia, Vino Rosso d’Italia e Vino Rosato d’Italia, disponibili in confezioni tris da 0,25 cl o singolo Tetra Pak da 1 litro.
In casa Caviro la chiamano “evoluzione”, accompagnando la new entry con un gioco di parole: «Taverbello, il nuovo Tavernello». La motivazione? «Abbiamo scelto di indicare l’anno di vendemmia sul fronte del brik oltre alla data di confezionamento, quale garanzia indiscussa della qualità del vino», sottolinea la cooperativa.
«Nuova forma e più valori, ma la bontà è quella di sempre. Il vino più scelto dalle famiglie italiane si è fatto ancora più bello e sostenibile. Una confezione speciale che porta in tavola il frutto della vendemmia 2020 e racconta tutto l’impegno e le buone scelte di Cantine Caviro, la più grande Cantina d’Italia»
C’è da scommettersi, non sarà l’ultima novità. Dopo aver lanciato lo scorso anno la linea Sunlight, ovvero i primi Tavernello in brik senza solfiti aggiunti, Caviro sta lavorando alacremente sull’immagine del brand, puntando anche su Instagram. La pagina “Tavernello Italia”, ma soprattutto il claim, la dicono lunga: “L’orgoglio, senza pregiudizio“. Prosit.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.